L'OMCeO di Lecce e la
commissione ordinistica "Disagio lavorativo" denunciano con forza e
sdegno l'ennesimo episodio di violenza perpetrato ai danni di un Collega mentre
svolgeva il suo servizio, nei giorni scorsi, nella sede di continuità
assistenziale (guardia medica) a Muro Leccese. L'elenco ormai senza fine di
queste squallide azioni è frutto di un insopportabile malessere, che abbiamo
più volte rappresentato alle istituzioni, in particolare
ASL e Prefetto, anche
nell'ambito dell'"Osservatorio" istituito per tale problematica. La
violenza contro gli operatori sanitari, sempre odiosa e insopportabile, ha
-secondo noi - diverse cause: Il disagio sociale di persone emarginate e fragili
(psicopatici, alcool e tossicodipendenti) che non trovando risposte adeguate
nella società spesso si riversano nelle strutture sanitarie deputate
all'urgenza; le pretese illegittime di cittadini con richieste di prestazioni
non erogabili o non rispettose dei protocolli a garanzia della complessità dei
casi o pretesa di guarigioni e risultati impossibili e immediati, ritenendo i
Medici l'unico front office di un sistema sanitario più complesso e spesso in
affanno.Non siamo più disposti a tollerare in silenzio le aggressioni (verbali, fisiche, psicologiche e le continue minacce velate o palesi), mentre dobbiamo avere la serenità di intraprendere azioni decisive e spesso vitali con rapidità e adeguatezza.
Riteniamo perciò
necessario:
- portare a compimento di
legge la proposta per cui ogni aggressione ad un operatore sanitario in quanto
pubblico ufficiale, sia perseguita con automatismo legislativo con incremento
delle pene previste
- fornire ampia e
capillare informazione (come si sta impegnando a fare questo Ordine) sul
corretto, efficace e lecito utilizzo delle strutture sanitarie, soprattutto
legate all'urgenza
- dare una vera
sicurezza e dignità ai Colleghi (ed in particolare a quelli impegnati "in
prima linea"), rivedendo anche ruoli e organizzazione della continuità
assistenziale, sulla base della progettualità da noi a suo tempo proposta
- assicurare soprattutto il rispetto dovuto a
chi - dopo un percorso formativo e professionale tra i più lunghi e difficili -
garantisce le cure più adeguate per la salute di tutti, sia pure tra mille
difficoltà, carenze, delegittimazioni anche mediatiche, ristabilendo un ruolo
culturale e professionale insostituibile.
Il Presidente
Donato DE GIORGI
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