Venerdì 14 luglio, alle
ore 19.30, nelle sale del Must – Museo storico della Città di
Lecce (via degli Ammirati, 11), il Collegio dei geometri e geometri
laureati di Lecce presenterà il nuovo libro di Michele Mainardi:
“Cantieri di bonifica. L’Opera Nazionale per i Combattenti a San
Cataldo e Porto Cesareo”, Edizioni Grifo.
L’incontro si aprirà
con i saluti del presidente del Collegio Geometri di Lecce, Eugenio
Rizzo, del sindaco di Lecce Carlo Salvemini e del
presidente della Provincia, Antonio Gabellone. Seguiranno gli
interventi di Salvatore Coppola e Giuseppe Caramuscio,
della Società di Storia Patria per la Puglia. Concluderà l’incontro
l’autore del libro, Michele Mainardi. Modera Mario
Spedicato, docente dell’Università del Salento.
Il volume raccoglie in
160 pagine le fonti scritte, cartografiche e fotografiche sulle
bonifiche di San Cataldo e Porto Cesareo, condotte dall’Opera
Nazionale per i Combattenti tra gli anni Venti e Trenta del
Novecento. Attraverso una stringente analisi storico-territoriale si
porta avanti il racconto socio-geografico sulle plaghe interessate
dalle possenti azioni di riordino idraulico e fondiario. Il Salento
delle paludi costiere e della malaria persistente rivive attraverso
documenti d’archivio, posti all’attenzione del lettore dopo
un’accurata selezione. La narrazione tocca i tasti giusti per
leggere, con ragione di causa, i fatti antropofisici che hanno
costruito una parte importante degli spazi del retro di costa dei due
litorali.
“Rovistando nel ‘mare
delle carte’ che gonfiano i faldoni dei fondi Genio Civile e
Prefettura – si legge nell’introduzione del volume - sono
emersi i temi salienti di questo prezioso racconto di territorio,
portato avanti in tre specifiche sezioni. La prima parte è un
rapido racconto. Vi si narrano le storie della difficile convivenza
tra il contadino e l’acquitrino, sillabate dal duro lavoro in
terreni su cui le colture agrarie restavano una scommessa (prima
della bonifica idraulica). La malattia delle acque regnava assoluta.
La necessità di risanare le plaghe malsane spinse lo Stato ad
intervenire con possenti azioni di disciplinamento idraulico.
Partono, allora, gli sforzi per rimodellare le piane inzuppate tra il
faro ‘Porto Adriano’ e il fiumiciattolo ‘Idume’, lungo la
costa leccese. Seguiranno poi le fasi della colonizzazione agraria,
che avrà compimento con l’appoderamento della terra a Frigole.
Allo stesso modo, ma con lieve ritardo rispetto alle attese, si diede
fondo alla trasformazione di una fetta del latifondo neretino, presso
la ribattezzata ‘Borgata Cesarea’. La seconda parte del testo è
la più corposa ed è dedicata alla documentazione specifica sui
lavori di bonificazione (…), mentre la terza parte è quella che
attrae di più per l’icasticità delle immagini proposte:
l’efficacia realistica dei ‘riquadri di luce’ ci fa andare
indietro nel tempo, alimentando il desiderio fantastico di esserci
in quei luoghi pioneristici di lavoro sudatissimo. Esso ha cambiato
profondamente il volto dell’ambiente di immoti assetti di
paesaggio”.
“Questo
libro rappresenta una fonte preziosa per la storia del nostro
territorio", sottolinea il presidente del Collegio Geometri
di Lecce, Eugenio
Rizzo, che
firma la prefazione del lavoro. "Leggendo le belle pagine
sull’operatività depaludistica nel Salento di allora - prosegue
- si possono davvero toccare con mano le varie fasi delle
cantierizzazioni in ambienti difficili, quali erano quelli palustri e
malsani dei primi decenni del Novecento. Bisogna, quindi, immergersi
nei documenti per rendersi conto di quanto lavoro occorse per rendere
produttive vaste plaghe acquitrinose e macchiose disposte lungo i due
litorali di Terra d’Otranto. Ne è discesa un’analisi
storico-geografica a tutto tondo, narrata con stile ricercato che si
fa godibile percorso di approfondimento. Con questo volume, il nostro
Collegio ha inteso compiere un ulteriore sforzo di comunicazione
verso la più ampia comunità, che riflette e si aggiorna”.
Michele
Mainardi (1958) è
insegnante di Geografia nella scuola. Scrive e pubblica dal lontano
1985. Si interessa, in particolare, di storia del territorio del
Salento. Le sue ricerche sui boschi e sulle paludi, sulle strade
rurali e sul paesaggio, sono confluite in decine e decine di saggi e
monografie. Con le Edizioni Grifo di Lecce ha pubblicato tantissimo,
specie libri su Lecce e la sua provincia, che ha investigato in lungo
e in largo. Con il Collegio dei Geometri di Lecce ha dato alle stampe
i seguenti testi: "Storia di un luogo. Sannicola versus
Gallipoli: la nascita di Lido Conchiglie (2010); "Le coste del
Salento. Racconti di immagini" (2011); "Lecce che cambia.
Il volto della città agli inizi del miracolo economico" (2012);
"Disegnare il territorio. Cartografia demaniale in Terra
d'Otranto prima dell'Unità" (2014); "Attratti dal mare.
Fonti documentarie e cartografiche sulle coste del Salento"
(2015). Due sue recenti poderose opere sono sulla storia
contemporanea della città-capoluogo: "La città nuova: Lecce
negli anni Cinquanta e Sessanta" (2014) e "Lecce
nuovissima. La città degli anni Settanta".
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