Quarto appuntamento
all’Università del
Salento del
ciclo “Pop & Furious. 500 anni di ‘Furioso’”, dedicato alla fortuna teatrale
del capolavoro di Ludovico Ariosto a cinquecento anni dalla prima pubblicazione:
venerdì 17 marzo 2017, alle ore 10 nell’aula
“Ferrari” di Palazzo Codacci-Pisanelli (piazza Angelo Rizzo, Lecce), in
programma un incontro con Stefano
Tomassini
dell’Università IUAV di Venezia, con il quale si parlerà della fortuna teatrale
dell’Orlando Furioso tra Cinquecento e Settecento.
L’appuntamento rientra in
“Palchetti Laterali”, progetto di ricerca per la diffusione della cultura
teatrale promosso dal corso di laurea in Lettere dell’Ateneo e ideato
da Maria Chiara Provenzano con la
supervisione scientifica dei professori Beatrice Stasi e Valter Leonardo
Puccetti (quest’ultimo dialogherà nell’occasione con il professor
Tommasini).
Stefano Tomassini ha studiato
teatro e danza. È senior
researcher per il
progetto ERC Incommon, diretto da Annalisa Sacchi; ha insegnato a Ca’ Foscari di
Venezia e all’Università della Svizzera Italiana, ed è consulente per la danza
per i programmi di LuganoInScena al LAC. È stato Fulbright-Schuman Research
Scholar (2008-2009), Scholar-in-Residence all’archivio del Jacob’s Pillow Dance
Festival (2010) e Associate Research Scholar all’Italian Academy for Advanced
Studies in America della Columbia University (2011). Dal 2013 al 2016 ha
collaborato ai programmi del settore Danza della Biennale di Venezia. Dal 2007
collabora con Choreographic Collision, laboratorio coreografico sulla cui
attività ha curato un catalogo per Marsilio (2011). Nel 2016 ha ottenuto una
residenza di studio presso Scenario Pubblico – Centro Nazionale di Produzione
della Danza di Catania con un progetto di ricerca sulla ricostruzione del
repertorio in danza. Fa parte del progetto internazionale Commedia dell’Arte in
Context (Cambridge University Press, 2017).
Ha
pubblicato l’edizione critica del Prometeo di Salvatore Viganò (Premio Marino
Moretti), e i libretti italiani, musicali e di danza, attorno alla figura di
Adone (Pacini Fazzi); una monografia su Enzo Cosimi (Zona), gli scritti
coreosofici di Aurel M. Milloss (Olschki) e, con Alessio Fabbro, le lezioni del
pioniere della danza moderna americana Ted Shawn (Gremese). Nell’area degli
Italian Studiessi è occupato di Paolo Beni, Lodovico Dolce, Pomponio Torelli,
della metafora del teatro come peste nella letteratura occidentale, di Gian
Pietro Lucini e Elio Pagliarani. Ha curato per Treccani (Enciclopedia italiana)
una raccolta delle opere di Carlo Goldoni e, sempre per Treccani, un saggio
sulla ricezione teatrale e musicale del poema di Ludovico Ariosto. Più di
recente, ha curato i testi per il catalogo Hofesh Shechter Project (Silvana)
nonché quelli per Otolithes, progetto coreografico di Lorena Dozio
(Casagrande).
Per informazioni: mariachiara.provenzano@unisalento.it;
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